In Svizzera, circa il 90% delle costruzioni esistenti non sono state progettate per resistere ad un eventuale urto sismico o la loro sicurezza sismica è insufficiente. Il rischio è valutato in possibilità di terremoti di magnitudo 7, e può essere ridotto e contenuto solo tramite misure antisismiche preventive(fonte: Ufficio Federale dell’ambiente).
La legislazione edilizia cantonale è competente per la costruzione e trasformazione antisismica, mentre la Confederazione ha la responsabilità della protezione delle proprie costruzioni e impianti (fonte: Ambiente Svizzera 2015).
Gli edifici non antisismici sono potenzialmente a rischio di crollo: per i nuovi edifici, la norma SIA 261 stabilisce gli obiettivi di protezione quali: la protezione delle persone, la limitazione dei danni, la preservazione della funzionalità degli edifici importanti e l’esclusione del rischio di crollo. La verifica della sicurezza sismica di un edificio esistente dovrebbe essere affidata a ingegneri specializzati in ingegneria sismica (fonte: Ufficio Federale dell’ambiente).
Un edificio conforme alle misure antisismiche è in grado di assorbire tensione, vibrazione e torsione, cioè le spinte orizzontali che si manifestano nei terremoti. Per conferire la certificazione antisismica una casa deve avere adeguate caratteristiche strutturali rispetto ai test effettuati in cantiere (su pedana vibrante che simula la magnitudo), rispettare gli standard antisismicidei materiali o utilizzarne di già certificati. Infatti, i prefabbricati e i materiali certificati superano agevolmente i test, anche in base alla zona di costruzione.
Attualmente la soluzione maggiormente attuata per edificare abitazioni antisismiche è il legno lamellare, che può garantire un ottimo comportamento in caso di sisma.
Il legno rispetto al calcestruzzo ha una massa minore di ¼ e ciò significa che le spinte del terremoto agiranno in modo meno distruttivo poiché la resistenza del legno è molto alta e proporzionale alla massa stessa: ciò consente un ottimo assorbimento delle forze, grazie anche all’elasticità e maggiore deformabilità.
La struttura della casa in legno è composta anche parti collegate tramite giunti che consentono di dissipare l’energia dinamica scongiurando il collasso dell’edificio, quindi è fondamentale una progettazione e realizzazione ad opera d’arte.
Il materiale migliore al momento è l’X-Lam, pannello di legno massiccio formato da strati incrociati tra loro ad angolo retto, che assorbe e trasmette l’onda d’urto alle fondamenta anche quando sollecitato in diverse direzioni: viene utilizzato per solette, pareti e tetti, anche per edifici multipiano, come accertato nel test sismico sull’edificio di legno di 7 piani realizzato per il Progetto SOFIE nei laboratori di Miki (Giappone) il 23 ottobre 2007, sulla tavola vibrante più grande al mondo (fonte: Ivalsa).
Solitamente viene utilizzato legno di conifera, con un’umidità del 12%, che lo protegge naturalmente da insetti e muffe.
Un altro tipo di struttura in legno antisismica è quella a telaio, formata da elementi piani in legno (telaio) come parete o solaio unita tramite chiodatura ad una pannellatura strutturale formata da pannelli truciolari OSB (Oriented Strand Board).
La casa in legno, con le tecniche di lavorazione attuali, oltre a garantire la sicurezza, è anche calda e confortevole, elimina i ponti termici e la condensa tramite isolanti e la presenza naturale di resina, ha proprietà di resistenza al fuoco (poiché in caso di incendio permane la resistenza strutturale, dunque si ha il tempo di salvarsi e spegnere il rogo senza collassi strutturali), è salubre e sana, ha elevate caratteristiche di isolamento termoacustico e aderisce ai canoni della bioedilizia, rispettando l’ambiente con un ottimo risparmio economico sul fabbisogno termico.