Con la primavera non abbiamo più bisogno del riscaldamento, ma questo può essere un buon momento per pensare a quali migliorie apportare al sistema della nostra casa affinché sia operativo ed efficiente dalla fine della bella stagione in poi: gli impianti domestici gravano per più della metà sul costo della bolletta e, riducendone il consumo, possiamo limitare anche emissioni inquinanti e addirittura ricavare un guadagno dall’energia verde!
Ma una sintesi standard tra riscaldamento efficiente, caratteristiche della casa ed esigenze personali non esiste, perciò abbiamo stilato qualche consiglio da tenere a mente su scelta e gestione degli impianti:
1. Valutare il rapporto costi/benefici a lungo termine: spesso un intervento di sostituzione viene valutato dispendioso di per sé, ma è un errore: se infatti volessimo sostituire la classica caldaia a gas con una caldaia a condensazioneriusciremmo a recuperare il calore disperso col sistema tradizionale con un conseguente risparmio in bolletta, a fronte dell’elevato investimento iniziale. La caldaia a condensazione è una soluzione efficiente anche per i riscaldamenti centralizzati dei condomini.
2. Valutare l’efficienza energetica e l’impatto ambientale: scegliendo un moderno sistema di riscaldamento a pannelli radianti (pavimento/ battiscopa/soffitto) riusciremmo a recuperare l’alto investimento iniziale a favore di un miglior efficientamento energetico ed ecosostenibile in virtù della mancanza di combustibili inquinanti, della diffusione omogenea del calore e con una temperatura di esercizio molto più bassa (si parla di circa 35 gradi contro i 70 dei radiatori). E’ necessaria una posa a regola d’arte per scongiurare successivi interventi per malfunzionamento. Se volessimo invece impiegare una caldaia a biomassa (pellet/legna) dovremmo avere a disposizione un vano caldaia e lo spazio per immagazzinare il combustibile.
3. Valutare la possibilità di generare energia e sfruttarla appieno: nel modificare il riscaldamento nella nostra casa in virtù di una ristrutturazione o per migliorie o semplicemente per risparmiare sul bilancio familiare, potremo anche considerare la funzione bivalente del riscaldamento ambientale e della produzione di acqua calda sanitaria. Ciò avviene integrando, ove possibile, un impianto solare termico al nostro sistema di riscaldamento per una scelta green. Anche le pompe di calore sono un’alternativa ai combustibili inquinanti e possono essere allacciate agli impianti fotovoltaici, per autoprodurre l’energia.
4. Valutare l’ibrido: il sistema ibrido è la combinazione di energie e tecnologie. Ad esempio, possiamo abbinare la caldaia a gas alla pompa di calore oppure la termostufa a pellet per la produzione di acqua calda sanitaria ai radiatori, ed avere la possibilità di scegliere quale sistema convenga di più nello specifico momento, potendo così intervenire con la pompa di calore laddove non sia economico utilizzare la caldaia.
5. Diventare smart: la tecnologia smart home (ne abbiamo palato qui) collega ad un server centralizzato tutti gli impianti domestici abilitati, così da poter scegliere, regolare e programmare anche a distanza tramite smartphonetemperature, orari, partenze differite o spegnimenti al fine di riscontrare una maggiore qualità della climatizzazione, del comfort abitativo domestico, e arrivando anche alla segnalazione diretta all’assistenza tecnica per un check di manutenzione in caso di guasto.